Lo spreco alimentare rappresenta un serio ostacolo per l’ecosistema, l’economia e la società: come combatterlo.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) stima che circa un terzo dei cibi prodotti globalmente sia perso o sprecato lungo la catena di distribuzione. Affrontare la sfida dello spreco alimentare, dunque, è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030.
Innovazione e tecnologia contro lo spreco alimentare
Il settore Agrifood-Tech, che è in rapida espansione, ha come obiettivo quello di riformare l’industria alimentare attraverso l’innovazione. Numerose sono le iniziative che utilizzano app, startup e soluzioni tecnologiche avanzate per combattere lo spreco alimentare.
Babaco Market, ad esempio, è un’applicazione che distribuisce a domicilio frutta e verdura che non risponde agli standard estetici della Grande Distribuzione Organizzata (GDO), salvandola così dallo spreco. L’app Sprecometro, frutto della collaborazione tra l’Università di Bologna e Last Minute Market, permette di monitorare il cibo scartato nelle abitazioni, riducendo, così, gli sprechi sia a livello individuale che collettivo.
L’app Svuotafrigo suggerisce oltre 25.000 ricette per impiegare al meglio gli ingredienti già presenti in frigorifero, evitando inutili sprechi. Too Good To Go, d’altra parte, offre una piattaforma online dove bar, ristoranti e supermercati possono vendere il cibo invenduto a prezzi ridotti.
Il contributo delle comunità e delle associazioni no profit
Tante sono le iniziative portate avanti da comunità e organizzazioni no profit nel segno della sostenibilità.
La Fondazione Banco Alimentare, ad esempio, recupera alimenti prossimi alla scadenza, donandoli ad enti che assistono persone in situazioni precarie.
Slow Food si impegna attivamente nel supporto alle banche alimentari, favorendo la donazione di prodotti quasi vicini alla loro scadenza.
Un’iniziativa di Coldiretti, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), punta a promuovere l’agricoltura di prossimità, riducendo potenzialmente gli sprechi alimentari del 60% grazie alle filiere corte.
Per vincere la battaglia contro lo spreco alimentare è necessaria una trasformazione culturale e sociale, che coinvolga non solo gli addetti ai lavori ma anche i consumatori. Piccoli gesti quotidiani possono fare la differenza, in modo da aumentare la consapevolezza e contribuendo alla salvaguardia del nostro pianeta.
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ultimo aggiornamento: 26 Marzo 2024 9:41